Trump e Putin parlano al telefono per oltre due ore, ma per ora la guerra continua. Il presidente USA annuncia l'inizio "immediato" di negoziati tra Kiev e Mosca per un cessate il fuoco, ma Putin avverte: "solo se gli accordi saranno appropriati". Intanto, Londra si riavvicina all'Europa: raggiunto l'accordo di 'reset' per il post Brexit.
Donald Trump ha parlato per più di due ore al telefono con il suo omologo russo, Vladimir Putin , in quello che il presidente statunitense ha definito un tentativo di “fermare il bagno di sangue” in Ucraina. Secondo le prime indiscrezioni, Putin avrebbe definito il colloquio “franco e utile”, avvertendo però che la Russia aprirà a un cessate il fuoco con l'Ucraina “solo se gli accordi saranno appropriati”, nonostante il presidente Trump abbia annunciato l'inizio "immediato" di negoziati tra Mosca e Kiev per una tregua. Prosegue dunque il lavoro diplomatico di Washington, ma nonostante la durata, la tanta attesa telefonata tra i due leader non sembra per il momento aver cambiato il corso degli anche ti. Sul campo, nessuna tregua negli scontri tra Russia e Ucraina, proseguiti a colpi di droni e bombardamenti anche durante il colloquio. Il presidente americano ha affermato che avrebbe parlato successivamente anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy e con i membri della NATO. In vista dell'attesissima telefonata i leader del Regno Unito Francia, Germania e Italia hanno dichiarato di aver parlato ieri con Trump discutendo anche “l'uso di sanzioni nel caso in cui la Russia non si impegnasse seriamente in un cessate il fuoco e nei colloqui di pace”. “Il presidente Putin dovrà dimostrare di volere la pace accettando il cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni proposto dal presidente Trump e sostenuto dall'Ucraina e dall'Europa”, ha affermato il presidente francese Emanuel Macron. L'offensiva diplomatica della Casa Bianca arriva dopo il nulla di fatto a Istanbul , dove le delegazioni russa e ucraina, tornate a parlarsi dopo tre anni, hanno concordato solo uno scambio di prigionieri ma non sono riuscite a concordare un cessate il fuoco.
Mentre l'attività diplomatica prosegue, continua anche la guerra in Ucraina. Tra sabato e domenica, Mosca ha lanciato sul paese il suo attacco più intenso dall'inizio dell'invasione nel 2022. Oltre 270 droni su vari territori, compresa la capitale Kiev, molti dei quali intercettati e distruttivi prima di poter fare danni. Lo ha confermato lo stesso presidente Zelensky da Roma, dove ha partecipato alla messa di insediamento di Papa Leone XIV in Vaticano. Il pontefice – che durante la sua funzione ha affermato che “l'Ucraina ha partecipato ai negoziati per una pace giusta e durata” – ha poi incontrato Zelensky dopo la messa. Alla cerimonia erano presenti anche il vicepresidente statunitense JD Vance e il segretario di Stato Marco Rubio che più tardi, nel corso della giornata, hanno avuto un faccia a faccia con il presidente ucraino per discutere degli sforzi in corso per il cessate il fuoco. “Ho ribadito che l'Ucraina è pronta ad impegnarsi in una vera diplomazia e ho sottolineato l'importanza di un cessate il fuoco completo e incondizionato il prima possibile – ha dichiarato Zelenskyj dopo l'incontro – ma è necessario esercitare pressione sulla Russia affinché fermi la guerra e accettare una pace giusta e duratura”.